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 2005  marzo 26 Sabato calendario

MORETTI

MORETTI Mauro Rimini 29 ottobre 1953. Manager. Amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato (dal settembre 2006). Laureato in ingegneria elettrotecnica a Bologna. Iscritto al sindacato dai primi anni Ottanta, dall’86 al ”91 è stato segretario nazionale della Cgil Trasporti. Dal 2001 al 2006 è stato amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana. Dal 2003 è presidente del Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani • «[…] stato militante del Pci e sindacalista Cgil […] Come la salamandra che, secondo gli antichi, sbucava indenne dalle fiamme […] è uscito da una quindicina d’anni di incendi ferroviari senza mai una scottatura. Anzi, quei fuochi pare lo abbiano temprato al punto da farlo diventare resistente a ogni agguato e capace di procedere silenzioso e sottotraccia, ma spedito, in una carriera che in quell’ambiente non ha uguali. […] laurea con lode in ingegneria a Bologna, dei treni sa tutto. […] forte accento romagnolo, un po’ tracagnotto, capelli neri e ricci e due sopracciglia folte e ispide che sembrano spazzolini da denti, è stazzonato e grigio come avesse finito il turno di guida su una locomotiva. […] dalemiano, fu nominato primo amministratore delegato della Rfi, società operativa voluta appunto da Cimoli con l’intento di disarticolare il brontosauro ferroviario. […] è lui il big spender delle rotaie, il manager che decide se, come, dove e quando investire. E considerando che investimenti ferroviari e manutenzione si fanno sul serio, è facile capire quanto potere concentri nelle sue mani l’ex sindacalista Cgil diventato manager. […] fu […] Necci […] a fare del sindacalista Moretti un dirigente. Quando nel settembre del 1996 anche Necci cadde sotto il peso delle indagini, Moretti fu l’unico a salvare la pelle con il nuovo amministratore Cimoli, mentre decine e decine di dirigenti della vecchia guardia venivano decapitati. A metà maggio 2004, a Moretti si presenta un’altra occasione d’oro: Cimoli se ne va e al suo posto il governo invia Catania che, proveniente dal pianeta Ibm, alle Ferrovie viene scambiato per un alieno. Moretti, al contrario, è l’esperienza concreta, la continuità affidabile, i soldi per lo sviluppo. L’ex sindacalista capisce al volo e non si risparmia: entra alle 7 e mezzo del mattino e si siede a quella stessa scrivania del suo ufficio al quarto piano che occupa da 13 anni, due piani in verticale sopra quello di Catania, e non molla fino alle 10 di sera. Quando 27 anni fa lo assunsero per concorso alle Fs, non arrivava a 1 milione al mese di stipendio, ora prende circa 60-70 volte tanto. Più dei quattrini, però, è il potere che lo stuzzica, l’orgoglio del self-made man che ha coronato un sogno, la consapevolezza che, quando quelli che gli sono intorno avranno fatto le valigie, lui presumibilmente sarà ancora il vero padrone delle rotaie» (Daniele Martini, ”Panorama” 18/3/2005).