25 marzo 2005
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Ignarro Louis
• Nato a Brooklyn (Stati Uniti) il 31 maggio 1941. Chimico. Premio Nobel 1998. «[...] considerato il ”padre” del Viagra, la miracolosa pillola contro l’impotenza maschile, e della superaspirina, quella contro l’infarto [...] non è il primo italiano d’America ad avere il Nobel: alcuni l’hanno preceduto, da Salvatore Luria a Renato Dulbecco. Ma è il primo che è assurto a ”star”. Il suo maggiore merito è di avere individuato l’ossido nitrico, la molecola segnaletica prodotta dal nostro organismo che, tra gli altri effetti, provoca una vasodilatazione. Essa è alla base del Viagra [...] ”Sono nato a Brooklyn, a New York, ma fino da bambino ho visitato Napoli e Roma ogni due o tre anni [...]”. [...] primo di due figli di un immigrato da Torre del Greco e di un’immigrata dall’isola di Panacea [...] ”Mio padre lavorava in un cantiere a Napoli poi si trasferì a New York negli anni Trenta con otto tra fratelli e sorelle. Mia madre lasciò la sua isola senza finire le elementari. Lui s’improvvisò falegname, lei sarta. S’installarono nel quartiere di Long Beach, sull’oceano, misero su casa, e realizzarono il loro sogno americano. Ci fecero studiare [...] Da ragazzo, i miei hobby erano molto diversi: le sostanze chimiche e gli esplosivi, le auto e il football. Io conducevo esperimenti in garage, ed ero campione di ’drag racing’, sa, quelle corse automobilistiche di velocità con vetture fatte in casa. Figlio mio, dammi retta, fa’ il medico, mi esortò mio padre. Lo ascoltai. [...] terminato il liceo, m’iscrissi alla facoltà di farmacologia della Columbia University. Mi laureai nel ’66, e nel ’68 mi specializzai in chimica all’Università del Minnesota. Ormai la strada era segnata”. Per un biennio, lavorò nei laboratori di una grande industria farmaceutica, la Ciba Geigy, e nel ’73 venne assunto come ricercatore dalla Tulane University di Nuova Orleans. Dodici anni dopo fu chiamato all’Ucla a Los Angeles. Non s’è più mosso. ”All’Ucla riuscii a impiantare un laboratorio da sogno, e a dimostrare l’esistenza dell’ossido nitrico. Tenni la scoperta segreta per parecchi mesi, temevo che altri me la rubassero, mi venne quasi l’ulcera”. Nel luglio dell’86 Louis Ignarro rese pubblico il suo colpaccio. Con sua enorme sorpresa, poco dopo due colleghi, Robert Furchgott di New York e Ferid Murad di Houston, annunciarono un’analoga scoperta. ”Nel ’98 il Nobel fu assegnato a tutti e tre [...] All’insaputa l’uno dell’altro, avevamo percorso lo stesso cammino [...] L’impressione che il Nobel mi sia stato assegnato per il Viagra è del tutto errata. [...] Io non sapevo neppure che la Pfizer, la sua società produttrice, lo stesse sviluppando. I suoi medici hanno usato la mia scoperta con intelligenza [...]” [...]» (Ennio Caretto, ”Sette” n. 14/2000).