Francesco Alberoni, ཿCorriere della Sera 21/3/2005;, 21 marzo 2005
«Il tifoso parteggia per la sua squadra del cuore. Segue con ansia tutte le sue vicissitudini, soffre quando perde, esulta quando vince
«Il tifoso parteggia per la sua squadra del cuore. Segue con ansia tutte le sue vicissitudini, soffre quando perde, esulta quando vince. Ma che vantaggio economico, sociale, politico, che potere ne ricava? Nessuno. Il tifo per la propria squadra è totalmente gratuito, disinteressato. Questo fatto ci dimostra che gli uomini sono capaci di amare, dedicarsi, lottare e soffrire per qualcosa da cui non ricavano nessun vantaggio materiale. Che provano il bisogno di aderire ad una comunità, di sentirsene parte, di combattere per lei. Questa straordinaria energia sfugge alle leggi dell’utile, del calcolo economico, dei costi benefici» (Alberoni).