19 marzo 2005
Leggieri Antonio, di anni 28, originario di San Giovanni Rotondo, vendeva gadget di dubbio gusto in un negozio al centro di Rimini
Leggieri Antonio, di anni 28, originario di San Giovanni Rotondo, vendeva gadget di dubbio gusto in un negozio al centro di Rimini. Da otto mesi era tutto contento per via di quel fagottino chiamato Emiliano avuto da Nicoleta, esile diciottenne rumena, ballerina di night club, con la quale era ormai in rotta. Già divorziato e con una condanna per spaccio, il Leggieri voleva dimostrare ai giudici di meritare l’affidamento congiunto che gli avevano concesso. Temeva tuttavia che Nicoleta fuggisse col pupo e quindi una decina di giorni fa se l’era portato via, lasciandolo di notte a una coppia di suoi amici bengalesi mentre lui dormiva nel retrobottega del negozio. Mercoledì notte la ragazza chiese aiuto alla polizia, che trovò il Leggieri in un bar: lo convinsero a restituire Emiliano. L’uomo accompagnò la pattuglia fin sotto casa degli amici, salì nell’appartamento all’ottavo piano da solo, ché tutti insieme avrebbero fatto baccano, raccolse il bimbo senza svegliarlo e con quello tra le braccia saltò dalla finestra. Piombarono a pochi metri dai poliziotti che li aspettavano sotto. Nella notte di mercoledì, davanti un condominio in via Monfalcone, Rimini.