19 marzo 2005
Tags : Philippe. De Villiers
DeVilliers Philippe
• Nato a Boulogne (Francia) il 25 marzo 1949. Politico. « certamente un vandeano, non soltanto all’anagrafe ma nel cuore, degno di stare a fianco di quelli che schioppettavano i sacri principi dell’89 e le peccaminose tentazioni della modernità e del progresso a tutti costi. E siccome l’essere contro i colossi è pur sempre un mezzo titolo di gloria, giustamente se ne vanta. Ma attenzione: Philippe de Villiers [...] non è un male avventurato catechizzatore di dottrine ammuffite, un nostalgico. Ha l’occhio fine, avverte ciò che oscuramente fermenta nelle menti dei cittadini, e sa trasformarlo in politica. [...] è un virtuoso dell’invettiva: ”L’Europa è alla deriva e la Francia affonda, mentre i capi giocano a bridge sulla tonda del Titanic”. [...] ha tre nemici, che, sorridendo, sostiene sono anche i suoi migliori alleati. Il primo è il premier turco Erdogan, che descrive come se fosse su una galera a Lepanto (ma a quell’epoca i francesi non tifavano per i turchi?) e di cui ha diffuso in due milioni di esemplari la foto mentre firma la costituzione europea a Roma ”con la stessa penna di Chirac”. L’ex commissario Bolkestein è chiamato Frankestein e descritto come il cavaliere dell’apocalisse e della disoccupazione di massa. A Barroso restano le briciole: ”Il caos c’è già ma lui può fare di meglio!”. Argomenti rozzi? Certo, ma la gente applaude e riflette sugli esempi: ”un panettiere ucraino grazie alla costituzione potrà può venire in Francia e lavorare, basta che affitti un garage”. [...]» (Domenico Quirico, ”La Stampa” 19/3/2005).