Federico Rampini, ཿla Repubblica 17/10/2004 Federico Rampini, ཿla Repubblica 14/8/2004, 17 ottobre 2004
Quei macchinari, spesso, sono made in Italy. A Bergamo, per dire, ha sede la più grande impresa mondiale di telai meccanici per l’industria tessile
Quei macchinari, spesso, sono made in Italy. A Bergamo, per dire, ha sede la più grande impresa mondiale di telai meccanici per l’industria tessile. Rampini: "Su dieci telai che Radici esporta nel mondo sette vanno in Cina, uno nel resto dell’Asia, uno in Turchia, uno in Europa. I macchinari made in Italy per l’industria tessile sono la prima voce delle nostre esportazioni in Cina. alto tradimento? un pezzo del sistema Italia che fa affari col nemico? Vendiamo le tecnologie con cui loro ci distruggeranno, o invece è la logica specializzazione di chi si sposta su mestieri più sofisticati?". Zhang Jon, vicesindaco di Hangzhou: "Voi italiani siete come noi di Hangzhou, una razza di imprenditori pieni di iniziativa. Come potete sopravvivere alla nostra concorrenza? Almeno in due modi: venite qui a produrre, e vendeteci le vostre macchine per l’industria tessile. Siamo fatti per intenderci, a Hangzhou abbiamo già la nostra via Montenapoleone, dove hanno aperto Ferragamo e Max Mara".