Danilo Taino, ཿCorriere della Sera 8/1/2005; Maurizio Ricci, ཿla Repubblica 7/1/2005, 8 gennaio 2005
In ogni caso, lo tsunami ha messo in luce l’assoluta inadeguatezza del sistema internazionale degli aiuti
In ogni caso, lo tsunami ha messo in luce l’assoluta inadeguatezza del sistema internazionale degli aiuti. Il G7 ha approvato una moratoria sul debito estero dei paesi colpiti, ma - dice Luca De Fraia di Action Aid International - "manca un sistema per affrontare le crisi debitorie. Nel 2001 l’Fmi aveva avanzato proposte, ma sono rimaste tali". In questa situazione il rischio è che il mondo sia colpito da una crisi di ”affaticamento” a causa della quale, dopo il grande sforzo, non restano più energie e risorse per altre aree di crisi o per la ricostruzione di lungo periodo. Taino: "In Africa ogni 18 giorni muoiono, di solo Aids, tante persone quante ne sono morte nel terremoto e nello tsunami asiatici. Il luogo dove ha davvero senso parlare di cancellazione del debito è quello". Ricci: "Da Harvard, un grande esperto di cooperazione internazionale come Jeffrey Sachs sottolinea che i 150 mila morti dello tsunami sono un tributo atroce, ma che, con metà dei soldi raccolti in pochi giorni per l’Asia, si potrebbe dotare il terzo mondo di un numero di zanzariere sufficienti a debellare la malaria, che, di morti, ne fa 165 mila al mese".