Gianni Sofri, ཿIl Messaggero 7/1/2005 Francesco Sisci, ཿLa Stampa 6/1/2005, 7 gennaio 2005
L’India ha rifiutato gli aiuti internazionali per riaffermare il suo ruolo di potenza regionale. Gianni Sofri: "E anche se la sua capacità di soccorrere autonomamente le proprie popolazioni colpite (soprattutto nelle Andamane) non è stata certamente all’altezza del suo orgoglio, le sue ambizioni geostrategiche sono state in qualche modo premiate dall’ingresso nella coalizione voluta da Bush
L’India ha rifiutato gli aiuti internazionali per riaffermare il suo ruolo di potenza regionale. Gianni Sofri: "E anche se la sua capacità di soccorrere autonomamente le proprie popolazioni colpite (soprattutto nelle Andamane) non è stata certamente all’altezza del suo orgoglio, le sue ambizioni geostrategiche sono state in qualche modo premiate dall’ingresso nella coalizione voluta da Bush. La cui strategia asiatica sembra per il momento in grado di isolare la Cina accerchiandola con l’aiuto di India, Giappone, Australia". Sisci: "Ma la partita è ancora lunga. I cinesi possono sfruttare un altro elemento accanto alle collette per gli aiuti: un’ondata di turisti nei paesi del Sud est asiatico per la festa della primavera, l’8 febbraio. Questi turisti saranno probabilmente i soli a scegliere queste mete, rianimando un settore economico che è sull’orlo del disastro. probabile infatti che gli occidentali ancora timorosi si asterranno per ora da viaggi nella regione. Oltre un milione di turisti cinesi potrebbe andare a Bangkok e nel sud est asiatico rivitalizzando la zona in un momento critico per l’economia del paese. In media il viaggio di un cinese costa oltre 2 mila dollari, l’esodo di primavera potrebbe portare due miliardi di dollari direttamente a chi ne ha bisogno. E riaffermare la concreta influenza dei cinesi in questa zona del mondo".