Francesco Sisci, ཿLa Stampa 6/1/2005, 6 gennaio 2005
Con aiuti per 500 milioni di dollari, il Giappone è in cima alla lista dei soccorritori. Sisci: "Ma questa non è una novità
Con aiuti per 500 milioni di dollari, il Giappone è in cima alla lista dei soccorritori. Sisci: "Ma questa non è una novità. Da decenni Tokyo è in prima fila in operazioni umanitarie in tutto il mondo. Nuovo è invece l’impegno dell’India che, pur gravemente colpita, ha rifiutato ogni aiuto esterno e ha mobilitato la marina militare. Dieci navi da guerra, seguite da decine di elicotteri sono state fatte intervenire sulla costa orientale per portare soccorsi in quella che è la sua area di influenza politica, Sri Lanka, Bangladesh, le isole Maldive e anche nell’epicentro del disastro, l’Indonesia. Inoltre, appena poche ore dopo la tragedia, le forze armate indiane hanno preso contatto per coordinare gli aiuti con Stati Uniti, Australia e Giappone. Anche questa era una novità per l’India".