Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  gennaio 07 Venerdì calendario

APERTURA FOGLIO DEI FOGLI 10 GENNAIO 2005

Lo tsunami che il 26 dicembre ha colpito il Sud-Est asiatico è una tragedia umana, non una catastrofe economica. Maurizio Ricci: "Non intaccherà il miracolo economico dell’Asia meridionale. Il prodotto interno lordo dell’area dovrebbe ridursi solo di qualche decimo di punto, meno di quanto avvenne con l’epidemia della Sars. Nessuna grande infrastruttura (come il porto di Madras), nessuna zona di sviluppo intensivo (come le fabbriche di chip di Penang, in Malaysia o l’industria delle scarpe in Indonesia) è stata colpita". Danilo Taino: "Zone povere, quelle devastate: il valore materiale di ciò che è stato spazzato via, dunque, non è altissimo".