j.o., ཿIl Messaggero 12/1/2005; Elena Polidori, ཿla Repubblica 14/1/2005; Massimo Riva, ཿla Repubblica 13/1/2005, 12 gennaio 2005
Si dice: i risparmiatori non possono esser lasciati al loro destino. Giampaolo Landi di Chiavenna (An) è convinto che lo Stato avrebbe maggiore forza e potere contrattuale se fosse titolare di un credito diretto e perciò suggerisce di acquistarne dai meno colpevoli ("quelli non protetti da adeguate conoscenze") almeno il 50-60 per cento
Si dice: i risparmiatori non possono esser lasciati al loro destino. Giampaolo Landi di Chiavenna (An) è convinto che lo Stato avrebbe maggiore forza e potere contrattuale se fosse titolare di un credito diretto e perciò suggerisce di acquistarne dai meno colpevoli ("quelli non protetti da adeguate conoscenze") almeno il 50-60 per cento. Come? Emettendo Btp a lunga scadenza (e con cedola bassa) a favore dei portatori di obbligazioni argentine per importi non superiori a 50.000 euro. Siniscalco non è d’accordo: significherebbe spalmare su tutti i contribuenti la perdita, si ridurrebbe "la spinta ad apprezzare i rischi che è necessaria in chi investe". Riva: "Chi abbia ancora un po’ di senso delle buone regole del gioco, istituzionale e mercantile, non può condividere la posizione di coloro che premono perché sia il governo italiano a risarcire di tasca propria anche solo una parte delle perdite subite dai risparmiatori. Al riguardo costoro possono rivalersi sulle banche, se da queste sono stati mal consigliati".