Lara Reale, tSt 16/3/2005, pag. 3., 16 marzo 2005
I ricercatori del Green management institute (GMI) hanno trovato il modo di riciclare il tetrapak, il noto materiale per imballaggi (solo la Tetra Pak, leader mondiale del settore, ne produce ogni anno 105 miliardi di confezioni) che, essendo «poliaccoppiato», composto cioè da materie prime diverse (75 per cento carta, 20 per cento plastica e 5 per cento alluminio) finora non poteva essere recuperato assieme alla carta normale
I ricercatori del Green management institute (GMI) hanno trovato il modo di riciclare il tetrapak, il noto materiale per imballaggi (solo la Tetra Pak, leader mondiale del settore, ne produce ogni anno 105 miliardi di confezioni) che, essendo «poliaccoppiato», composto cioè da materie prime diverse (75 per cento carta, 20 per cento plastica e 5 per cento alluminio) finora non poteva essere recuperato assieme alla carta normale. Attraverso un inedito sistema di lavorazione si è ottenuto un nuovo materiale, l’ecoallene, che ha caratteristiche simili al polietilene vergine. Al momento i ricercatori del GMI hanno prodotto, a livello sperimentale, serbatoi e cappucci di penne, mattonelle per la pavimentazione e la lastricatura, pennelli per il rivestimento delle porte. Tra le applicazioni più promettenti c’è la componentistica del settore auto, dai paraurti agli accessori in plastica.