varie, 18 marzo 2005
Tags : Alexander Mccall Smith
MccallSmith Alexander
• Bulawayo (Zimbabwe) 24 agosto 1948. Scrittore • «Cadaveri squartati? Intrighi cerebrali? Assassini seriali? Dimenticate il sapore del pulp quando leggete Alexander McCall Smith, autore di culto ovunque sia stato tradotto. I suoi gialli non hanno mai delitti. Contemplano, sì, malversatori, avvelenatori, truffatori, uomini in fuga, figli scomparsi, capitribù caduti nei pozzi, donne che sgozzano capre perché sospettano che i mariti intrattengano relazioni erotiche con esse, mucche scomparse. Ma possiedono la cadenza, la delicatezza, l’ironia d’una conversazione accanto a un tazza di tè. Di tè rosso africano. Perché i suoi libri sono ambientati in Botswana, in particolare nella capitale Gaborone, e hanno per protagonista la signora Precious Ramotswe, donna, corpulenta, saggia, materna, fondatrice della prima agenzia africana di detective al femminile, Ladies’ Detective Agency N.1. […] Nel Regno Unito McCall Smith è talmente amato che non solo i suoi libri entrano nelle classifiche dei bestseller, e mietono premi, ma esistono addirittura fan club e un’agenzia di viaggi che organizza tour in Botswana sui luoghi raccontati dai romanzi. Laggiù, in quella terra riarsa dal sole, nonché benedetta di rade piogge e abbondanti diamanti, non ci sarebbe granché da fare per investigatori privati esistenzialisti o maneschi. Invece di giungle d’asfalto si stendono a perdita d’occhio deserti e savane, invece di gang metropolitane malvage, scorrazzano branchi di giraffe, zebre, coccodrilli. Ma la simpatica protagonista ha sempre clienti imprevisti, che piombano nell’ufficio senza appuntamento, per ascoltare consigli. Divorziata triste per un vecchio amore finito, preferirebbe progettare il futuro col nuovo fidanzato, l’ottimo generoso meccanico JLB Matekoni. Ma il lavoro è lavoro. […] Alexander McCall Smith, un volto paffuto appeso a un paio di occhialetti, e un’espressione che talvolta ricorda Anthony Hopkins in versione buona, è nato e in parte cresciuto nell’ex Rhodesia. In Botswana c’è andato da adulto per aiutare a far nascere la facoltà di giurisprudenza, essendo diventato un professore di legge e di medicina legale a Edimburgo. Come tutti i professori anglosassoni ama girare il mondo ed essere bizzarramente eclettico. Ha scritto decine di delicati libri per bambini e saggi seriosissimi, dagli Aspetti forensi del sonno all’Hamburger perfetto, si occupa di bioetica (anche per l’Unesco), suona strumenti a fiato e ha fondato un’orchestra amatoriale, che si chiama programmaticamente The really terribile Orchestra dove suona il fagotto e la moglie il flauto. Il primo libro della serie della signora Ramotswe uscì nel 1998 presso una piccola casa editrice di Edimburgo. […] Perché un giurista scozzese specializzato in genetica e bioetica ha scelto l’Africa meridionale? Molti glielo chiedono. Ma come spesso accade in letteratura tutto, probabilmente, è figlio del caso. McCall Smith non sa o non vuole fornire risposte. Probabilmente per amore d’eccentricità. Probabilmente perché ha scritto molto sull’ordinamento giuridico di quel paese che prevede la pena di morte ed è un colorito impasto di tradizioni locali e diritto europeo. E probabilmente perché laggiù nel Botswana ha visto corpulente signore africane capaci di raccontare storie avvincenti, di ammaliare le galline terrorizzate che capiscono di essere destinate alla pentola, e di tenere vive le tradizioni più solenni della cultura locale. Le storie di McCall Smith rendono sempre omaggio a questo meraviglioso mondo femminile. E contengono molto Botswana, tant’è che i siti ufficiali di quel paese consigliano caldamente la lettura dei suoi libri accanto a guide ai safari e a traversate del deserto del Kalahari. Il Botswana di McCall Smith è un paese “fortunato”. Dove vivere è piacevole. La signora Ramotswe non cessa di ripeterlo, anche se le cose stanno parecchio peggiorando con la modernità, perché la gente abbandona l’educazione tradizionale. […]» (Bruno Ventavoli, “La Stampa” 18/3/2005).