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 2005  marzo 17 Giovedì calendario

Secondo una ricerca pubblicata su ”Nature” la struttura genetica delle donne è più complessa di quella maschile: finora la maggior parte degli scienziati credeva nella teoria della ”compensazione del dosaggio della X”, ovvero si dava per scontato che la presenza di due cromosomi X nelle donne e uno solo nei maschi fosse bilanciata dal fatto che, una volta concepita una bambina, una delle due X venisse ”spenta”, stabilendo una sorta di parità tra maschi e femmine

Secondo una ricerca pubblicata su ”Nature” la struttura genetica delle donne è più complessa di quella maschile: finora la maggior parte degli scienziati credeva nella teoria della ”compensazione del dosaggio della X”, ovvero si dava per scontato che la presenza di due cromosomi X nelle donne e uno solo nei maschi fosse bilanciata dal fatto che, una volta concepita una bambina, una delle due X venisse ”spenta”, stabilendo una sorta di parità tra maschi e femmine. Lo scienziato Huntington Willard, però, ha dimostrato che in realtà il 15 per cento dei geni della seconda X rimane attivo e un altro 10 per cento è ”acceso” in alcune donne e in altre no. Ad avvalorare la tesi della maggiore complessità genetica femminile contribuisce anche il fatto che il cromosoma X, al contrario di quello Y, ha una struttura molto variabile (può perdere dei pezzetti o averne di più)