17 marzo 2005
Roncalli Luigi, di anni 73. Genovese, pensionato, ex portuale, viveva solo in un appartamento nel quartiere San Teodoro, a Genova
Roncalli Luigi, di anni 73. Genovese, pensionato, ex portuale, viveva solo in un appartamento nel quartiere San Teodoro, a Genova. Una passione per i minorenni che riusciva a portarsi a letto a pagamento, era finito sotto la tutela economica del fratello che gli centellinava lo stipendio per evitare che se lo spendesse tutto a inizio mese coi suoi amici occasionali. Solito cercare avventure fra gli immigrati di piazza Acquaverde, di fronte alla stazione Principe, due giovedì fa il Roncalli uscì al mattino per farsi un giretto e s’intestardì su due clandestini rumeni ventisettenni: Romila Vasile e Permea Bogdan Sebastian, in Italia da due o tre mesi. Per convincerli a seguirlo minacciò di denunciarli e i due, che avevano fame e pensavano solo a rimediare una cenetta, acconsentirono. Neanche il tempo di arrivare a casa, si presentò loro tutto nudo, gli abiti in ordine sulla sedia e le pantofole allineate. Quando capì che non erano affatto intenzionati a concedergli le loro grazie, s’infuriò, cominciò a urlare, incassò schiaffi e pugni per calmarsi soltanto quando i ragazzi lo legarono e imbavagliarono scappando col di lui cellulare e un centinaio di euro. Le sue stesse calze strette sulla bocca, il Roncalli restò soffocato subito dopo. La notte del 23 dicembre, in un appartamento al numero 24 di via Bologna, quartiere San Teodoro, a Genova.