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 2005  marzo 17 Giovedì calendario

Cena John

• Felix Anthony West Newbury (Stati Uniti) 23 aprile 1977. Campione di wrestling • «Il Prototipo. Dell’uomo perfetto. Nel fisico e nella mente, grazie a una preparazione maniacale e a una dieta corretta. John Cena da West Newbury, Massachusetts, scelse proprio quel soprannome nel momento in cui decise che il wrestling sarebbe diventato la sua vita. Lui, laureato in fisiologia allo Springfield College, conosceva alla perfezione il suo corpo e le potenzialità dei suoi muscoli. Eppure, il ring non ha rappresentato la prima scelta sportiva di John, nonostante a quattro anni, come ricorda oggi sorridendo, “i miei amici e io toglievamo i fogli dalla stampante del computer di papà, li coloravamo con i disegni delle cinture che si assegnavano ai tornei di wrestling e poi camminavamo fieri per casa”. Uno di quei disegni, peraltro, è ancora conservato gelosamente in un cassetto del suo appartamento, poiché ha resistito alla bruciante passione per il football che avvampò il ragazzo del New England negli anni dell’università. Cena, nonostante fosse cresciuto a pochi passi dalla scuola di wrestling di Killer Kowalski (da cui è uscita gente del calibro di Triple H, Albert e Perry Saturn), diventò un eccellente uomo di linea offensiva a Springfield, college di Division III dell’Ncaa e all’ultimo anno venne nominato perfino tra gli All American. Ma la vita rustica di West Newbury non si addiceva alle sue ambizioni e così preparò le valigie per la California, destinazione Venice (“Optai per la costa del Pacifico attirato dal sole” racconta). È lì, al caldo del Golden State, che John si convince che la carriera da wrestler può trasformarsi in un’opportunità unica, consigliato da un collega di lavoro (entrambi fattorini in un’azienda che produce attrezzi per palestre) che nel tempo libero si allena alla Ultimate Pro Wrestling. Dormendo tre ore per notte, alternando consegne di manubri e vogatori a duri esercizi fisici, Cena comincia a farsi strada, tanto che a inizio del 2000, durante un’esibizione alla Upw, viene notato da Bruce Prichard, un agente della Wwe, la più potente federazione mondiale, che sei mesi più tardi gli fa firmare un contratto con una sigla satellite, la Ohio Valley Wrestling, con cui debutta nel marzo 2001. Combatte in palazzetti di periferia in riunioni rigorosamente “al buio”, cioè senza copertura televisiva, così acquista i videotape degli amatori per rivedersi e migliorare ogni volta. Però John è forte, molto forte: nel giro di un anno, è già campione dei pesi massimi della Ovw e, seppur perda la cintura dopo tre mesi, entra in pianta stabile nel dorato mondo della Wwe a soli 25 anni, abbandonando il soprannome di Prototype e presentandosi semplicemente con il suo vero nome. L’episodio che lo manda in orbita è datato 27 giugno 2002: John è invitato a Chicago per SmackDown! e pensa di dover salire sul ring in un match di contorno senza tv: “Ero talmente emozionato per l’opportunità, che se mi chiedete oggi come stavo allora, non ricordo più niente”. Invece di infilarlo nello spezzatino dei match meno prestigiosi della serata, lo catapultano subito a sfidare il superman in grandissima ascesa Kurt Angle, un signore che nel ’96 è stato campione olimpico di lotta greco romana, categoria 100 kg. Il pubblico presente e quello davanti alla tv si esaltano per le sue movenze e il suo coraggio, un’ovazione lunghissima lo accompagna negli spogliatoi malgrado la sconfitta: è nata una stella. Tanto che Angle, pur rifiutandosi di stringergli la mano dopo la sfida, evidentemente sorpreso dalla possanza di quel rivale pressoché sconosciuto, deve riconoscerne il valore: “Questo ragazzo mi sembra l’ideale per rinnovare il business del wrestling”. Intanto, fedele alle regole del marketing, Cena affina definitivamente il suo look, assecondando l’amore per il rap: cappellino in testa (è un avido collezionista), jeans a vita larga che arrivano al ginocchio e scarpe da tennis: un vero rapper che si esprime anche alla maniera dei cultori del genere, fino a pubblicare un cd con canzoni proprie. I tifosi impazziscono e cominciano a fioccare match importanti con superstar di prima grandezza (una per tutte, The Undertaker) che lo portano a Boston per la prima volta da quel viaggio della speranza in California per partecipare alla Royal Rumble 2003. Nascono anche le rivalità, come richiede un copione che si rispetti: decisamente agguerrita quella con Eddie Guerrero, che in un’occasione sfocia in una rissa interminabile proseguita fin nel parcheggio dell’arena. Certo, le sconfitte sono ancora più numerose dei trionfi, soprattutto in quel 2003, un anno sfortunato, ma a ogni appuntamento successivo i cartelli dei fan a suo favore si moltiplicano. Così, John compie una scelta che lo tuffa direttamente nel cuore della gente: diventa un “baby face”, cioè un wrestler schierato dalla parte dei buoni. Insieme alla popolarità, però, cresce anche la consistenza tra le corde e a Wrestlemania XX, inizio 2004, John conquista il primo titolo in Wwe, battendo Big Show per cingere la corona di campione degli Stati Uniti. È l’apoteosi e le sue gesta, immortalate da centinaia di televisioni, contribuiscono a creare un divo conosciuto in tutto il mondo. A giugno, Cena è in Italia per un tour promozionale e a Milano è accolto da 3500 tifosi. Eppure, il suo rapporto con la fama resta improntato a un grande rispetto: “Non mi considero un beniamino del pubblico: credo semplicemente che loro apprezzino ciò che faccio. Insomma, non mi seguono perché sono un determinato tipo di persona, ma perché i miei spettacoli sono divertenti; comunque, è una situazione che mi piace. E alla fine è meglio che gridino estasiati il mio nome piuttosto che mandarmi a quel paese”. […] ormai è in rampa di lancio: il suo sito Internet è visitatissimo, il merchandising legato alla sua immagine frutta proventi milionari, i palazzetti esplodono di passione quando lui si esibisce, la Wwe lo sceglie come protagonista del suo primo film, The Marine, girato in Australia […]» (Riccardo Crivelli, “La Gazzetta dello Sport” 17/3/2005).