16 marzo 2005
Tortolano Clara, di anni 30. Originaria di Cassino, lunghi riccioli scuri, occhi nocciola, felicemente sposata a un Enrico Bevilacqua, dal quale aveva avuto un bimbo di tre anni
Tortolano Clara, di anni 30. Originaria di Cassino, lunghi riccioli scuri, occhi nocciola, felicemente sposata a un Enrico Bevilacqua, dal quale aveva avuto un bimbo di tre anni. Gestiva un negozio d’abbigliamento del marito aiutata da una venticinquenne Salvatore Monia, capelli corti, sguardo dolce e curve accoglienti. Martedì scorso, poco prima della chiusura mattuttina, vide arrivare un Di Nanno Crescenzo, di anni 48, dentista di Aquino, faccia tonda, baffetti, sorridente, vedovo, due figli, solito presentarsi in cerca della Salvatore da quando costei l’aveva lasciato. I due s’erano innamorati dopo la scomparsa della di lui consorte due anni fa, poi lei s’era stufata delle sue incertezze per quella evidente differenza d’età. Lui non se ne dava pace e continuava a tormentarla. La Tortolano li sentì litigare, arrivò che quello aveva già cominciato a sparare con una calibro 22 e si beccò un colpò che le trapassò il cuore. La commessa fuggì, spalle, testa e braccia a grondar sangue, mentre il Di Nanno, convinto d’averla ammazzata, puntò la canna alla tempia per farsi saltare il cervello sul tappeto dell’ingresso: 11 bossoli sparsi a terra e altri 33 in tasca. Poco prima delle 13 di martedì 4 gennaio, in viale Dante, a Cassino, in provincia di Frosinone.