Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  marzo 16 Mercoledì calendario

Remini Simone, di anni 27. Originario di Bari, corpulento, testa rasata, lavori occasionali, una passione per i graffiti e un paio di denunce per imbrattamento, s’era trasferito a Londra due anni fa, lasciando Bologna forse per sottrarsi al giro di spacciatori di piazza Verdi ch’era solito frequentare

Remini Simone, di anni 27. Originario di Bari, corpulento, testa rasata, lavori occasionali, una passione per i graffiti e un paio di denunce per imbrattamento, s’era trasferito a Londra due anni fa, lasciando Bologna forse per sottrarsi al giro di spacciatori di piazza Verdi ch’era solito frequentare. Passate le feste in famiglia, mercoledì scorso aveva preso il treno per tornarsene in Inghilterra. Non prima d’aver fatto una sosta per salutare vecchi amici emiliani coi quali trascorse la serata assieme alla fidanzata. Forse volle poi lasciare ancora uno dei suoi messaggi murali e s’avviò verso la ferrovia dove incontrò dei tizi muniti di spranga che lo lasciarono a faccia in giù, il cranio fracassato, i pugni stretti e rannicchiato in posizione fetale, chissà poi perché. Dopo la mezzanotte di mercoledì 5 gennaio, lungo i binari a pochi metri dalla stazione di Bologna.