16 marzo 2005
D.A. Rosanna, di anni 59. Originaria di Bergioli (Carrara), casalinga, piccolina, rotonda, sposata a un Nello, compaesano, cavatore in pensione, podista amatoriale, due figli grandi e già nonna
D.A. Rosanna, di anni 59. Originaria di Bergioli (Carrara), casalinga, piccolina, rotonda, sposata a un Nello, compaesano, cavatore in pensione, podista amatoriale, due figli grandi e già nonna. Abitava col consorte e un fratello in una casa popolare del cosiddetto ”treno” a Bonascola, frazione di Fossola, periferia di Carrara, un gruppo di case a quattro piani di mattoncini rossi, sei inquilini che pagano a turno la bolletta della luce delle scale. Una vita tutta famiglia e parrocchia, coltivava una passione segreta per il gioco del lotto e s’era rovinata rincorrendo il sogno del 53 ritardatario da 175 settimane sulla ruota di Venezia. Un debito di quattro milioni di vecchie lire, non sapeva come dire al consorte che non c’era più un soldo per pagare l’auto nuova appena arrivata. Martedì scorso s’alzò di buon’ora, lasciò la pentola col pranzo sul fornello, poi salì sull’autobus, raggiunse la spiaggia di Marinella, lasciò il cappotto ben ripiegato su una sdraio dei bagni Maestrale e saltò giù dalla scogliera. Ritornato dal lavoro il marito trovò in cucina quattro fogli a quadretti scritti in stampatello, dove la donna confessava al suo "amore" d’aver fatto un "guaio", gli chiedeva di "continuare a pagare e perdonarla" e raccomandava a uno dei figli: "Fai la festa per la comunione e mettiti subito la casa a posto". La mattina di martedì 11 gennaio, sul litorale di Sarzana, in provincia di La Spezia.