16 marzo 2005
Farmathy Eva, di anni 32. Rumena, grandi occhi neri, chiome castane sulle spalle, curve morbide, madre di una bimba di anni 9, viveva a Manciano (Grosseto) con un Lorenzini Lorenzo, di anni 48, operaio in uno zuccherificio, sposato circa dieci anni fa
Farmathy Eva, di anni 32. Rumena, grandi occhi neri, chiome castane sulle spalle, curve morbide, madre di una bimba di anni 9, viveva a Manciano (Grosseto) con un Lorenzini Lorenzo, di anni 48, operaio in uno zuccherificio, sposato circa dieci anni fa. I due s’erano conosciuti durante una vacanza di lui in Romania e fu subito amore. Allegra, ottimista, la Farmathy divideva il suo tempo tra l’adorata famiglia, lavoretti saltuari da domestica, una bancarella d’antiquariato, il volontariato nella parrocchia e quello nella Croce Rossa. Nel giugno scorso s’era candidata pure nelle liste di An alle elezioni comunali di Arezzo e non dimenticava mai d’inviare qualche soldo a mamma, sorella e nipoti rimasti al suo paese. Giovedì scorso s’alzò presto e uscì per vedere un’amica, poi visitò un’anziana inferma che aiutava, volle partecipare al funerale del motociclista Meoni e a sera raggiunse Foiano della Chiana per una lezione d’inglese. Tornando a casa sulla sua Fiat Punto forse incontrò qualcuno che conosceva, forse fu costretta a fermarsi, di certo lottò con un tizio che finì per sgozzarla e infilzarle la pancia più e più volte. Preoccupato del suo ritardo, il marito la ritrovò qualche ora dopo a grondar sangue, spariti la borsa e il cellulare. Dopo le 19 di giovedì 13 gennaio, sulla strada che da Manciano conduce a Foiano, campagne di Castiglion Fiorentino, in provincia di Arezzo.