16 marzo 2005
Cirica Ottavio, di anni 75. Romano, pensionato, basso, corpulento, labbra sottili, abitava da solo alla periferia della capitale
Cirica Ottavio, di anni 75. Romano, pensionato, basso, corpulento, labbra sottili, abitava da solo alla periferia della capitale. Tipo riservato e taciturno, una compagna morta d’infarto sei anni fa, la di lei figlia scomparsa da allora, aveva licenziato la domestica asiatica, non riceveva mai nessuno e usciva quasi ogni giorno col suo vecchio Fiorino per lavoretti occasionali da idraulico o imbianchino. Una quindicina di giorni fa, la giacca ancora indosso, al suo rientro trovò qualcuno in casa che rovistava in una cassettiera della camera da letto. Costui fu talmente irritato d’essere sorpreso e forse riconosciuto, che acchiappò il Cirica per scaraventarlo con forza sul pavimento e gli sfondò il cranio. Gli agenti lo ritrovarono cadavere la mattina di domenica 10 gennaio nel suo appartamento di via dei Ciclamini 9, quartiere Centocelle, a Roma. In tasca 700 euro, il portagioie vuoto, tracce d’aceto in giro non si sa se per celare l’odore della decomposizione o eliminare le impronte.