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 2005  marzo 16 Mercoledì calendario

Tocco Maria Daniela, di anni 41. Originaria di Noto (Siracusa), mai sposata, nessun figlio, lavorava come medico internista nel Policlinico di San Donato, alla periferia di Milano

Tocco Maria Daniela, di anni 41. Originaria di Noto (Siracusa), mai sposata, nessun figlio, lavorava come medico internista nel Policlinico di San Donato, alla periferia di Milano. Lo scorso giugno, nel baretto di fronte all’ospedale, aveva conosciuto l’infermiera Casula Elena, di anni 44, nata a Sassari, sposata, separata, una passione per l’alcol risolta in comunità. Le due s’erano piaciute, l’amicizia s’era trasformata in tenerezza e la Tocco, pur ribadendo la sua predilezione per il maschio, s’era abbandonata alle gioie dell’amore saffico. Una storia fatta di liti, fughe e riappacificazioni, avevano vissuto insieme fino a dicembre, quando la Casula aveva ripreso ad amoreggiar con la bottiglia e il medico l’intimò di mettere fine a quella convivenza. Costei chiamò la Tocco lunedì scorso con la scusa che doveva restituirle un anello. Lei la raggiunse nel suo appartamento a tarda sera, si mise a giocare con la gatta, vide l’ex amante alticcia che aveva tracannato già tre cartoni di vino da un litro, se ne irritò e s’avviò verso la porta per andarsene. La Casula, presa dal panico all’idea di perderla, l’afferrò per la sciarpa, strinse fino a farla svenire, cercò di rianimarla, poi ci ripensò e la trascinò verso il letto per soffocarla col cuscino. Decisa a lanciarsi dalla finestra, fu dissuasa da un tizio che le rispose al numero 113 e restò seduta, con la sigaretta accesa, ad aspettare i carabinieri. Intorno alle 22 di lunedì 17 gennaio, in un monolocale al sesto piano di un casermone popolare, in via Di Vittorio 28, a Milano.