ཿil manifesto 19/1/2005, 19 gennaio 2005
L’avvento dell’A-380 segna il minimo storico per l’industria aeronautica italiana. ”il manifesto”: "L’A380 prende vita nel 1996 - governa l’Ulivo - e il nostro paese resta fuori dal gruppo dei promotori e finanziatori per pura paura: 10,7 miliardi di investimento totale (un paio soltanto, però, a carico dei governi ”fondatori”) sembravano troppi, e Boeing appariva un concorrente monstre, con cui era forse meglio continuare la vecchia politica di collaborazione subalterna
L’avvento dell’A-380 segna il minimo storico per l’industria aeronautica italiana. ”il manifesto”: "L’A380 prende vita nel 1996 - governa l’Ulivo - e il nostro paese resta fuori dal gruppo dei promotori e finanziatori per pura paura: 10,7 miliardi di investimento totale (un paio soltanto, però, a carico dei governi ”fondatori”) sembravano troppi, e Boeing appariva un concorrente monstre, con cui era forse meglio continuare la vecchia politica di collaborazione subalterna. Risultato: le uniche industrie italiche che ottengono un subappalto (proporzionale all’impegno dei singoli governi nazionali) sono la Fiat Avio - che produce la trasmissione comando accessori del Trent 900 (un motore Rolls Royce) - e l’Alenia, incaricata di fabbricare la sezione centrale della fusoliera, alcuni elementi delle porte e l’impianto di condizionamento. Nel frattempo, però, Fiat Avio è diventata americana (facendo tra l’altro imbufalire tutti i partners europei)".