] Gerolamo Fazzini, ཿAvvenire 27/1/2005, 27 gennaio 2005
Un dato accomuna Porto Alegre e Davos. Fazzini: " la coscienza che molti dei problemi in cima all’agenda mondiale possono essere affrontati adeguatamente solo in una logica di competizione, nel senso etimologico del ”cercare insieme”
Un dato accomuna Porto Alegre e Davos. Fazzini: " la coscienza che molti dei problemi in cima all’agenda mondiale possono essere affrontati adeguatamente solo in una logica di competizione, nel senso etimologico del ”cercare insieme”. Quando il 25 gennaio 2001 decollò la prima edizione del Social Forum, questo era già chiaro a molti. Forse più a un’avanguardia (talora preda di atteggiamenti messianici) che alla coscienza comune. Vennero poi l’11 settembre, l’emergenza-terrorismo, il trattato di Kyoto, il dilagare dell’Aids nel Sud del mondo... Ed infine lo tsunami, icona di una tragedia senza confini e di una solidarietà altrettanto ”globale”. Alcune sollecitazioni venute dalla galassia di associazioni e gruppi no global hanno rappresentato, in questi anni, altrettanti contributi al dibattito sullo sviluppo: un pungolo per l’establishment e per l’opinione pubblica".