Vittorio Zucconi, "D" 12/3/2005, 12 marzo 2005
L’Accademia delle Scienze americana ha confermato alcuni studi del Politecnico del Texas secondo cui nel latte delle mamme statunitensi sarebbero presenti alte quantità di perclorato, uno dei componenti del combustibile per missili e navette spaziali: questa sostanza, presente anche in natura in quantità innocue, cola da serbatoi e scarichi industriali entrando nelle falde acquifere e da qui nella catena alimentare
L’Accademia delle Scienze americana ha confermato alcuni studi del Politecnico del Texas secondo cui nel latte delle mamme statunitensi sarebbero presenti alte quantità di perclorato, uno dei componenti del combustibile per missili e navette spaziali: questa sostanza, presente anche in natura in quantità innocue, cola da serbatoi e scarichi industriali entrando nelle falde acquifere e da qui nella catena alimentare. Effetti negativi: il perclorato blocca l’assorbimento dello iodio, la cui mancanza può rallentare lo sviluppo cerebrale dei neonati e condurre a seri ritardi intellettivi