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 2005  marzo 15 Martedì calendario

Gonzalez Felipe

• Siviglia (Spagna) 5 marzo 1942. Politico. Premier spagnolo dal 1982 al 1996 • «[...] uno degli artefici di quello che è stato definito il socialismo dell’Europa meridionale, nonché uno dei primi a mettere in pratica una ”terza via ante litteram”, per usare l’espressione del politologo catalano Gabriel Garcia Colomé. [...] Negli anni ’70-80 la socialdemocrazia più solida, quella del centro e del Nord dell’Europa - in Germania, in Austria, in Svezia, in Belgio, in Inghilterra - è in serie difficoltà. Al contrario, i partiti socialisti dell’Europa del Sud - in Francia, in Spagna, in Portogallo, in Italia e in Grecia - hanno il vento in poppa. Ciascun partito adotta la strategia più appropriata al proprio Paese, ma emergono nuovi punti in comune. In particolare emergono nuovi leader: François Mitterrand in Francia, Mario Soares in Portogallo, Bettino Craxi in Italia, Andreas Papandreu in Grecia, Felipe Gonzales in Spagna. Ognuno di loro si impone alla testa del suo partito, lo trasforma in una macchina al servizio della propria ambizione, rinnova la dottrina socialista, modernizza l’immagine del socialismo e sfida i potenti antagonisti comunisti. Secondo modalità ovviamente proprie a ciascun sistema politico, tutti costoro conseguirono il loro obiettivo: la conquista del potere. L’esercizio di tale potere, iniziato in pompa magna, sarà seguito da momenti di gloria e da gravi rovesci di fortuna, per poi concludersi in grandi difficoltà. Dopo aver conosciuto una primavera promettente e un’estate fruttifera, questi cinque uomini hanno tutti vissuto l’autunno dei patriarchi. In Spagna il Psoe è rimasto al potere per 14 anni, divisibili in tre grandi fasi. Dal 1982 al 1986 i socialisti consolidarono la democrazia, modernizzarono lo Stato - in particolare con la decentralizzazione - e agganciarono la Spagna all’Europa. Dal 1986 al 1992 svilupparono uno Stato sociale, pressoché inesistente fino allora. Infine, gli ultimi quattro anni furono quelli dell’insuccesso economico, dell’indigenza sociale, delle divisioni, della scoperta del clientelismo e della corruzione. Sebbene rabbuiato dagli sconvolgimenti dell’ultimo periodo, il bilancio resta tuttavia sbalorditivo. In realtà il Psoe aveva sin da allora messo in pratica quello che più tardi Tony Blair e Anthony Giddens teorizzarono con l’appellativo di ”terza via”: Felipe Gonzales incarnò quell’intenso momento spagnolo. Simbolo del socialismo mediterraneo, egli fu in un certo qual modo il precursore del rinnovamento del socialismo, se non addirittura del suo superamento, intrapreso da Tony Blair [...]» (Marc Lazar, ”la Repubblica” 15/3/2005).