Maria Silvia Sacchi, ཿCorrierEconomia 24/1/2005, 24 gennaio 2005
Oggi non c’è più alcun vantaggio a produrre in Cina: è obbligatorio. Ma gli italiani che lavoro faranno? Boglione: "Devono trovare qualcos’altro
Oggi non c’è più alcun vantaggio a produrre in Cina: è obbligatorio. Ma gli italiani che lavoro faranno? Boglione: "Devono trovare qualcos’altro... Ma tagliare e cucire magliette non è il solo lavoro che si deve fare in un Paese evoluto. Noi ne siamo un esempio: la nostra azienda pre-fallimento occupava 200 dipendenti tra operai e impiegati, mentre oggi ne ha più di 400, non c’è più un operaio, vendiamo in 90 mercati e portiamo prodotto lordo all’Italia per una bella cifra [...] Le aziende del nostro Paese si rafforzeranno se saranno capaci di mantenere la sede, la cultura e l’immagine da noi. Non credo proprio che qualcuno compri Armani per portarlo in Cina".