Luciano Gallino, ཿla Repubblica 11/3/2005, 11 marzo 2005
Bisognerebbe formulare altre risposte. Gallino: "Alle migliaia di imprese europee e americane operanti in Cina i bassi salari e le cattive condizioni di lavoro delle zone industriali, che diventano pessime nelle zone franche di lavorazione ed esportazione dove lavorano per loro trenta milioni di persone, in fondo vanno benissimo
Bisognerebbe formulare altre risposte. Gallino: "Alle migliaia di imprese europee e americane operanti in Cina i bassi salari e le cattive condizioni di lavoro delle zone industriali, che diventano pessime nelle zone franche di lavorazione ed esportazione dove lavorano per loro trenta milioni di persone, in fondo vanno benissimo. Infatti permettono di fare grandi profitti. E vanno bene anche a noi come consumatori, perché senza il lavoro di giovani donne pagato due dollari al giorno, nelle zone franche, noi non avremmo il piacere di comprarci, ad esempio, un PC superdotato per meno di mille euro. Bisognerebbe quindi chiedere alle imprese in questione se non sarebbero disposte a pagare salari un po’ più elevati nelle tante fabbriche cinesi che a loro, in una forma o nell’altra, fanno capo, come sussidiarie o fornitrici; e magari a permettere addirittura l’ingresso nelle fabbriche di rappresentanze sindacali".