] Luciano Gallino, ཿla Repubblica 11/3/2005, 11 marzo 2005
Ricardo aveva forse ragione nel 1817. Gallino: "Purtroppo, trasferita ai giorni nostri, e applicata alle relazioni commerciali Italia-Cina, la sua teoria dei ”costi comparati” presenta vari inconvenienti
Ricardo aveva forse ragione nel 1817. Gallino: "Purtroppo, trasferita ai giorni nostri, e applicata alle relazioni commerciali Italia-Cina, la sua teoria dei ”costi comparati” presenta vari inconvenienti. Il costo del lavoro in Cina è 20-25 volte inferiore a quello italiano. Nelle manifatture delle principali zone industriali il salario medio cinese è di circa 1.200 euro l’anno, e gli orari molto lunghi; quello italiano si aggira sui 1.200 euro al mese, guadagnato con orari più umani. Inoltre i prelievi obbligatori per l’assistenza e la previdenza raddoppiano il costo del lavoro in Italia, mentre poco aggiungono in Cina, dove il comunismo capitalista ha soppresso quel che esisteva del vecchio stato sociale, e si è ben guardato dallo svilupparne uno nuovo. Dal che deriva la disuguaglianza indicata".