Nicola Nosengo, tSt 9/3/2005, pag. 3., 9 marzo 2005
Secondo uno studio appena pubblicato su "Nature", il polpo (Octopus vulgaris), già noto come uno degli animali più intelligenti che popolino i mari, ha percorso per un’altra via la strada evolutiva che ha portato alla conformazione degli arti dei vertebrati
Secondo uno studio appena pubblicato su "Nature", il polpo (Octopus vulgaris), già noto come uno degli animali più intelligenti che popolino i mari, ha percorso per un’altra via la strada evolutiva che ha portato alla conformazione degli arti dei vertebrati. In pratica, muove i tentacoli come se fossero braccia. Mentre il cefalopode porta alla bocca il cibo, il tentacolo si piega in due punti, formando due segmenti di lunghezza più o meno uguale e un terzo più corto. Almeno per una attimo, quindi, finisce per assomigliare a un arto diviso in braccio, avambraccio e mano.