Roberto Gervaso, "Il Messaggero" 14/3/2005, 14 marzo 2005
Secondo Roberto Gervaso il democristiano Antonio Bisaglia, a lungo scapolo, un debole per le contesse, ma - insinua qualcuno - senza disdegnare le borghesi, purché belle, fu un «buon bracconiere dell’amore, allergico a lacci e laccioli coniugali, considerando forse anche lui, come Dumas figlio, il matrimonio una "catena così pesante che a portarla bisogna essere almeno in due; qualche volta in tre»
Secondo Roberto Gervaso il democristiano Antonio Bisaglia, a lungo scapolo, un debole per le contesse, ma - insinua qualcuno - senza disdegnare le borghesi, purché belle, fu un «buon bracconiere dell’amore, allergico a lacci e laccioli coniugali, considerando forse anche lui, come Dumas figlio, il matrimonio una "catena così pesante che a portarla bisogna essere almeno in due; qualche volta in tre»