13 marzo 2005
Tags : Philip. Lamantia
Lamantia Philip
• Nato a San Francisco (Stati Uniti) il 23 ottobre 1927, morto a North Beach (Stati Uniti) l’11 marzo 2005. Poeta. «[...] figlio di siciliani, fedele al peyote e al buddismo, famoso per quella sua bellezza tipicamente isolana. Ha cominciato a scrivere poesie alla scuola elementare, ma quando è arrivato alle medie è stato sospeso per ”delinquenza intellettuale” perché lo hanno scoperto a leggere Edgar Allan Poe e Philip Lovecraft. Dopo qualche anno difficile, nel 1943 ha scoperto il surrealismo ammirando le retrospettive di Joan Mirò e Salvador Dalì al Museo delle Arti di San Francisco. all’età di sedici anni che comincia a scrivere poesie surrealiste, perché - come spiegò una volta egli stesso - aveva scoperto che ”la natura puramente rivoluzionaria del surrealismo, ancor prima di conoscere la Teoria surrealista, faceva già parte del mio temperamento”. Così nel 1946 ha pubblicato, a Berkeley, il suo primo libro: Erotic Poems. La sua seconda raccolta, Ecstasy , è uscita nel 1959, subito dopo la sua partecipazione a uno dei reading di poesia più importanti del movimento Beat: ”Six Poets at the Six Gallery”. Nello stesso anno pubblica Narcotica , poi nel 1962 esce Destroyed Works e cinque anni dopo Selected Poems, mentre è del 1970 The blood of the Air. A 25 anni ha diretto la rivista surrealista View e ha partecipato al mondo surrealista di André Breton fino alla definitiva rottura con lui [...]. Lamantia è stato un poeta visionario, come William Blake, dice Lawrence Ferlinghetti: ”Un poeta che riusciva a vedere tutto il mondo in un granello di sabbia”. Ha pubblicato il suo Mondo dei nove scritti tra il 1967 e il 1997. Philip è stato il primo a divulgare il mondo dei surrealisti francesi alla generazione dei nuovi poeti americani. Dopo il distacco da Breton è passato attraverso una tormentata stagione con le droghe e quello che lui chiamava un ”esperimento illuminista estetico”. Ha sempre avuto grande rispetto e passione per la cultura dei nativi. Nel 1953 ha partecipato al rito peyote con una tribù di indiani nordamericani, i Washo e per anni ha poi vissuto tra gli indios Coras nella Sierra Madre. Lamantia è diventato famoso in America partecipando a San francisco al reading del 1955 alla ”Galleria 55”, leggendo le poesie di John Hoffmann, poi scomparso in Messico. Ha sposato, dopo il 1980, Nancy Peters, direttrice della City Lights di San Francisco. [...]» (’Corriere della Sera” 13/3/2005).