Donatella Marino, ཿPanorama 17/3/2005. pag. 250, 17 marzo 2005
Quando abitava in un caserma di Palermo, per Rita Dalla Chiesa «la 500 era un’oasi privata, un luogo di trasgressione psicologica
Quando abitava in un caserma di Palermo, per Rita Dalla Chiesa «la 500 era un’oasi privata, un luogo di trasgressione psicologica. Col fidanzatino dell’epoca ci scambiavamo effusioni parcheggiati in riva al mare, c’era persino il mangiadischi. Il momento più doloroso era quando mi sedevo sulle sue gambe, il cambio sulla schiena o sul fianco era inevitabile».