Antonio Rossitto, ཿPanorama 17/3/2005. pag.23, 17 marzo 2005
Studiando i «pizzini» (piccoli pezzi di carta) pieni di errori grammaticali inviati da Bernardo Provenzano ai suoi fedelissimi negli ultimi anni, i Ros di Palermo hanno ricostruito l’alfabeto del superlatitante (che ha studiato fino alla seconda elementare): invece che a, b, c, d, il boss mafioso scrive a, p, g, t
Studiando i «pizzini» (piccoli pezzi di carta) pieni di errori grammaticali inviati da Bernardo Provenzano ai suoi fedelissimi negli ultimi anni, i Ros di Palermo hanno ricostruito l’alfabeto del superlatitante (che ha studiato fino alla seconda elementare): invece che a, b, c, d, il boss mafioso scrive a, p, g, t. L’incipit e la conclusione delle lettere sono sempre gli stessi: «Carissimo, con gioia, ho ricevuto tue notizie...», è l’inizio; «Vi benedica il Signore e vi protegga», è il commiato. Presenti anche i riferimenti religiosi, come «con il volere di Dio» e «se Dio vuole».