varie, 11 marzo 2005
MASI Mauro
MASI Mauro Civitavecchia (Roma) 26 agosto 1953. Dall’aprile 2009 al maggio 2011 direttore generale della Rai. Già segretario generale della presidenza del Consiglio • «[…] laurea in giurisprudenza con 110 e lode […] La carriera di Masi è iniziata in Banca d’Italia. Nel 1988 viene chiamato alla Presidenza del Consiglio dove è nominato consigliere per la comunicazione economica. Dal 1991 al 1994 è nuovamente in Banca d´Italia. Nel ’94 diventa portavoce del ministro del Tesoro Lamberto Dini, incarico che ricopre fino al 1995, quando rientra a Palazzo Chigi con il ruolo di direttore dell’ufficio stampa e portavoce dello stesso Dini, diventato nel frattempo premier. Nel 1996 la nomina a capo del Dipartimento per l’informazione e l’editoria. È stato anche vicepresidente della commissione che ha realizzato la campagna di informazione straordinaria sull’introduzione dell’euro. Dal maggio del 1999 al giugno del 2003 ha ricoperto l’incarico di commissario straordinario della Siae. […]» (“la Repubblica” 11/3/2005) • «[…] comincia la sua carriera alla Banca d’Italia, dove entra nel 1978. Dieci anni più tardi, una parentesi alla presidenza del Consiglio, quindi dal 1991 nuovamente a via Nazionale. Nel 1994 segue l’allora direttore generale dell’istituto, Lamberto Dini, al ministero del Tesoro, come portavoce. Da allora non lascerà più le stanze del governo, indifferente ai cambi di governo e di maggioranza. Quando Dini sostituisce Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi, nel 1995, lo segue ancora come portavoce. L’anno successivo, con il governo di Romano Prodi, Dini passa al ministero degli Esteri. Masi rimane invece alla presidenza, però con il ruolo di capo del Dipartimento per l’editoria. E ci resta anche quando al posto di Prodi arriva Massimo D’Alema. Nel 1999 riceva anzi pure l’incarico di commissario straordinario della società autori ed editori, che manterrà fino al 2003, con i successivi governi di Giuliano Amato e di Berlusconi. Nel 2001, con il ritorno del centrodestra al governo, diventa vicesegretario generale della presidenza del Consiglio. Cavaliere di Gran Croce […]» (R. R., “Corriere della Sera” 11/3/2005).