Richard Russell, ཿCorriere della Sera 7/2/2005, dalla rivista ཿParameters;, 7 febbraio 2005
L’opzione militare bloccherebbe il programma nucleare iraniano. Russell: "Questa soluzione potrebbe modificare il calcolo strategico di Teheran, in modo che il regime consideri le armi nucleari non come qualcosa che potenzia la sicurezza dello Stato, ma al contrario come un elemento che aumenta le prospettive di conflitto con gli Stati Uniti e che minaccia la stessa permanenza dei clericali al potere
L’opzione militare bloccherebbe il programma nucleare iraniano. Russell: "Questa soluzione potrebbe modificare il calcolo strategico di Teheran, in modo che il regime consideri le armi nucleari non come qualcosa che potenzia la sicurezza dello Stato, ma al contrario come un elemento che aumenta le prospettive di conflitto con gli Stati Uniti e che minaccia la stessa permanenza dei clericali al potere. La superiorità militare americana sull’Iran offre a Washington un’ampia gamma di opzioni militari per mettere alle strette Teheran". Mohammed ElBaradei, direttore generale dell’Aiea: "L’Iran ha accettato le ispezioni. Finora non abbiamo trovato alcun materiale che potrebbe essere utilizzato a fini bellici. Piuttosto che parlare di iniziative militari, gli Usa dovrebbero appoggiare con tutta la loro influenza questo processo. Non possiamo farcela senza di loro. A che cosa servirebbe un blitz? Gli iraniani hanno già conoscenze e tecnologia per costruire una bomba. Un attacco servirebbe soltanto a far continuare tutto di nascosto".