Manlio Dinucci, ཿil manifesto 11/2/2005 Federico Rampini, ཿla Repubblica 11/2/2005; Ralph A. Cossa, ཿCorriere della Sera 12/2/2005, 11 febbraio 2005
Se non è possibile far cambiare idea al governo nordcoreano, cambiamo quel governo. questa la strategia della Casa Bianca
Se non è possibile far cambiare idea al governo nordcoreano, cambiamo quel governo. questa la strategia della Casa Bianca. Ma per farlo occorre la collaborazione di Pechino, i cui copiosi aiuti sono indispensabili alla sopravvivenza del regime di Kim Jong Il. Rampini: "Da un lato le autorità di Pechino stanno spingendo Pyongyang a introdurre l’economia di mercato, con qualche risultato. D’altra parte è evidente che i cinesi non usano tutto il proprio potere di pressione per costringere i nordcoreani al disarmo atomico. Forse temono la riunificazione delle due Coree, il cui effetto sarebbe un aumento dell’influenza americana nell’area". Ralph A. Cossa, presidente del Pacific Forum CSIS: "Sarebbero in pochi a versare lacrime se cadesse Kim Jong Il; ma l’incertezza e i rischi connessi a un cambio di regime sembrano di gran lunga più alti dei presunti benefici. Da parte loro, Pechino e Mosca ritengono utile la Nord Corea come Stato cuscinetto".