ཿDire 11/2/2005, 11 febbraio 2005
La Ue sta tentando di scavalcare il "no" di Bush a Kyoto: l’idea è di firmare accordi bilaterali con quei governatori Usa che già attuano politiche di riduzione dell’inquinamento atmosferico
La Ue sta tentando di scavalcare il "no" di Bush a Kyoto: l’idea è di firmare accordi bilaterali con quei governatori Usa che già attuano politiche di riduzione dell’inquinamento atmosferico. La Troika della Ue, di cui fanno parte il presidente di turno dell’Unione, il lussemburghese Jean Claude Juncker, il suo predecessore, l’olandese Jan Peter Balkenende, e il suo successore, il britannico Tony Blair, ha iniziato a tessere relazioni diplomatiche con i governatori del Maine, del Connecticut, della California, del New Hampshire, del Massachusetts, dell’Oregon e di Washington. Questi Stati, infatti, tra il 1997 e il 2004, hanno approvato leggi o per una consistente riduzione delle emissioni climalteranti o per riportare, nel 2010, la produzione di gas serra ai valori del 1990. è il caso della legge del Maine del giugno 2003 che si pone l’obiettivo di ridurre la CO2 ai livelli del ’90 entro i prossimi cinque anni e di operare, nel decennio successivo, un taglio di almeno il 10 per cento. Ed è il caso di Arnold Schwarzernegger, governatore californiano, che dopo la legge del luglio 2002 con cui ha imposto tagli secchi alla produzione di anidride carbonica da parte del settore dei trasporti, sta pensando a un’applicazione del Protocollo di Kyoto su scala locale.