Nathan Gardels, ཿGlobal Viewpoint-Corriere della Seraཿ 3/3/2005, 3 marzo 2005
La democrazia è un valore universale, ma oggi ha un marchio troppo americano. Madeleine Albright: «Dobbiamo domandarci di quale natura saranno i contraccolpi di una democrazia imposta dall’America
La democrazia è un valore universale, ma oggi ha un marchio troppo americano. Madeleine Albright: «Dobbiamo domandarci di quale natura saranno i contraccolpi di una democrazia imposta dall’America. Ho trascorso molto tempo assieme a dissidenti dell’Europa dell’Est. Hanno sempre apprezzato che li si identificasse con l’Occidente e gli Stati Uniti. Volevano essere protetti. Nel mondo arabo, quanti desiderano la democrazia condividono i nostri valori, credono nel diritto delle persone a fare le loro scelte. Essere identificati con gli Stati Uniti non è un vantaggio per loro. Tutto ciò rende il ruolo degli Usa molto diverso nella promozione della democrazia nel Medio Oriente arabo. L’ostilità all’America nell’intera regione è palpabile. Così, se da un lato la democratizzazione è l’obiettivo americano, dall’altro è ampiamente vista nella regione come una forma di egemonia, non una scelta autonoma. Questo mi preoccupa».