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 2005  marzo 02 Mercoledì calendario

Le elezioni irachene sembrano sempre più uno spartiacque nella politica in Medio Oriente. Mara Gergolet: «Però non tutti sono così ottimisti

Le elezioni irachene sembrano sempre più uno spartiacque nella politica in Medio Oriente. Mara Gergolet: «Però non tutti sono così ottimisti. Se Jamil Nimri, editorialista del giordano ”Al Arab Al Yawm”, scrive che: ”La spontanea rivolta popolare libanese può contagiare altre società arabe”, e l’egiziano Ferial Gomaa, del partito d’opposizione ”Domani”, arriva a dire alla ”Reuters” che ”dal Libano la luce della democrazia si diffonde in Medio Oriente, e nessuno può fermare la luce”, altri sono molto meno ottimisti. Walid Kazziha, professore di Scienze politiche all’Università americana del Cairo, ritiene ”tremendamente irrealistico” sostenere che l’esempio libanese si può estrapolare dal contesto: ” solo un tentativo di liberarsi della Siria: non ha niente a che fare con democrazia e liberalismo”».