Gianni Riotta, ཿCorriere della Sera 2/3/2005, 2 marzo 2005
In un bar davanti all’Università americana di Beirut. Gabriele Romagnoli: «Il televisore era sintonizzato sulla Bbc e trasmetteva il ”promo” del programma di Tim Sebastian Hard Talk
In un bar davanti all’Università americana di Beirut. Gabriele Romagnoli: «Il televisore era sintonizzato sulla Bbc e trasmetteva il ”promo” del programma di Tim Sebastian Hard Talk. Da un collage di affermazioni rilasciate nel corso di serrate interviste sbucava il segretario della Lega Araba, Amr Moussa, ripetendo un ritornello: ”Voi pensate davvero che la democrazia possa arrivare con i B-52? O in groppa a un carrarmato?”. Da un tavolo un gruppo di studenti libanesi sollevava la visiera dei cappellini Von Dutch e gli chiedeva di rimando: ”E che cos’altro possiamo aspettare? Che ce la porti tu? O Babbo Natale?”». [4] Riotta: «Quando, nella primavera del 2003, chiedemmo al Dalai Lama, leader dei buddisti tibetani, cosa pensasse della guerra in Iraq che divideva il mondo, il sant’uomo mormorò: ” presto per dirlo”. Non era una mistica evasione, era un giudizio filosofico: atrocità verranno fuori, sottintendeva il Dalai Lama, forse anche novità positive».