Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2005  marzo 02 Mercoledì calendario

Le cose stanno cambiando anche in Palestina. Marco Guidi: «Dopo la morte di Yasser Arafat le elezioni palestinesi hanno portato di fatto a un pluralismo

Le cose stanno cambiando anche in Palestina. Marco Guidi: «Dopo la morte di Yasser Arafat le elezioni palestinesi hanno portato di fatto a un pluralismo. Ai candidati dell’Anp si sono infatti contrapposti quelli di Hamas e anche un pugno di indipendenti. Certo la strada è ancora lunga, anche perché la situazione cambia in continuazione e molto dipende dai rapporti con Israele. Lo scenario più interessante e foriero di cambiamenti di queste ultime ore viene certamente dal Libano. Le dimissioni del governo del filosiriano Karame, dopo le manifestazioni di piazza che per la prima volta vedono uniti giovani di tutte le fedi, la posizione assunta dal leader druso Walid Jumblatt, e soprattutto le fortissime pressioni esterne di Stati Uniti ed Europa nei riguardi della Siria perché cessi l’occupazione del Libano possono portare il Paese dei cedri a una rinascita democratica. Certo che i giochi sono tutti aperti e ogni soluzione, anche la peggiore, è ancora possibile. Ma nella stessa Siria avvengono cose fino a ieri impensabili, come la manifestazione di 140 intellettuali, scrittori e giornalisti per l’abbandono del Libano e l’instaurazione di regole più democratiche».