La Stampa 2/3/2005, pag. 14., 2 marzo 2005
Prima che le baleniere percorressero i mari, a partire del XIX secolo, i cetacei erano probabilmente alcuni milioni, molto più numerosi di quanto si sia sempre creduto: i nuovi calcoli sono stati effettuati da due celebri ricercatori Usa, Stephen Palumbi (Stanford University) e Joe Roman (Harvard University)
Prima che le baleniere percorressero i mari, a partire del XIX secolo, i cetacei erano probabilmente alcuni milioni, molto più numerosi di quanto si sia sempre creduto: i nuovi calcoli sono stati effettuati da due celebri ricercatori Usa, Stephen Palumbi (Stanford University) e Joe Roman (Harvard University). Solo nell’Atlantico, per esempio, le megattere dovevano essere almeno 240 mila e le balenottere 360 mila. Lo sterminio delle balene si concentra tra il 1925 e il 1975, quando vennero uccisi almeno 1,5 milioni di esemplari. Nonostante la difficoltà delle stime, oggi sopravvivono non più di 10 mila balene: fondamentale è stata la moratoria sulla caccia stabilita nell’86 (non rispettata tuttavia da Giappone, Norvegia e Islanda).