Caterina Pasolini, "la Repubblica" 27/2/2005, pagina 19., 27 febbraio 2005
In 46 stati americani su 50 le aziende hanno il potere di decidere cosa è concesso e vietato ai loro dipendenti, non solo nell’ambito lavorativo, ma anche nell’aspetto estetico o nelle scelte politiche
In 46 stati americani su 50 le aziende hanno il potere di decidere cosa è concesso e vietato ai loro dipendenti, non solo nell’ambito lavorativo, ma anche nell’aspetto estetico o nelle scelte politiche. Da qualche tempo anche in materia di salute e abitudini varie. Per esempio, la Weyco del Michigan sottopone i suoi dipendenti a test antinicotina: chi risulta positivo (ovvero fuma, anche se lo fa a casa sua e nel fine settimana), viene licenziato. La decisione è stata presa dal presidente dell’azienda Howard Weyers dopo aver letto un’indagine che stimava in 2.700 euro la perdita di produttività e le spese mediche per ogni fumatore. Altri fatti simili: a settembre una donna dell’Alabama è stata cacciata perché aveva attaccato sulla propria auto un adesivo a favore di Kerry; negli anni Ottanta un’impresa tecnologica ordinava ai dipendenti di tagliare la barba e perciò ne licenziò uno che la teneva lunga per motivi religiosi.