David Randall, Il giornalista quasi perfetto, Laterza, 2004, 28 febbraio 2005
Bufale. Tutto cominciò con l’apparizione di tale G. Clifford Prout jr in un popolare programma della Nbc, anno 1959: il sedicente ricco ereditiere aveva investito cospicua parte dei lasciti del padre per fondare l’Associazione contro l’indecenza degli animali nudi, con lo scopo di combattere la piaga sociale della nudità degli animali (ma solo di quelli alti più di dieci centimetri)
Bufale. Tutto cominciò con l’apparizione di tale G. Clifford Prout jr in un popolare programma della Nbc, anno 1959: il sedicente ricco ereditiere aveva investito cospicua parte dei lasciti del padre per fondare l’Associazione contro l’indecenza degli animali nudi, con lo scopo di combattere la piaga sociale della nudità degli animali (ma solo di quelli alti più di dieci centimetri). All’appello televisivo seguirono perfino dei picchetti davanti alla Casa Bianca e lunghissimi servizi di cronaca giornalistica, finché l’ufficio delle imposte, verificato il mancato pagamento delle tasse da parte di Prout, non dispose una perquisizione negli uffici dell’Associazione, scoprendo che non esisteva. In realtà Prout era l’attore Buck Henry, al tempo disoccupato, pagato per interpretare la parte dell’ereditiere puritano da un Alan Abel, che per divertirsi aveva finanziato anche le manifestazioni davanti alla Casa Bianca.