Storia della bellezza, a cura di Umberto Eco, Bompiani, 2004, 28 febbraio 2005
Quadrato. La simbologia medievale dell’homo quadratus, derivava dall’idea di origine platonica che il mondo è come un grande animale, anzi, come un essere umano, per cui il cosmo è un grande uomo e l’uomo un piccolo cosmo, e traduceva in criteri estetici le corrispondenze numeriche pitagoriche
Quadrato. La simbologia medievale dell’homo quadratus, derivava dall’idea di origine platonica che il mondo è come un grande animale, anzi, come un essere umano, per cui il cosmo è un grande uomo e l’uomo un piccolo cosmo, e traduceva in criteri estetici le corrispondenze numeriche pitagoriche. Essendo il numero 4 ricorrente in natura (tanti sono i punti cardinali, i venti principali, le fasi della luna, le stagioni), quattro, assunto come simbolo di perfezione morale, era anche il numero dell’uomo, rappresentato per questo figurativamente all’interno di un quadrato a braccia spalancate, in cui i lati sono determinati dall’altezza del corpo e dalla larghezza delle braccia.