A cura di Umberto Albini e Enrico V. Maltese, Bisanzio nella sua letteratura, Garzanti, 2004, 28 febbraio 2005
Somiglianze. Per descrivere le sembianze di Giustiniano, Procopio, nella sua Storia inedita, fa tutta una digressione sulla statua di Domiziano, quella del Campidoglio di Roma, perché secondo lo scrittore i due imperatori si assomigliavano
Somiglianze. Per descrivere le sembianze di Giustiniano, Procopio, nella sua Storia inedita, fa tutta una digressione sulla statua di Domiziano, quella del Campidoglio di Roma, perché secondo lo scrittore i due imperatori si assomigliavano. Dopo che i romani avevano linciato Domiziano per la sua malvagità, il senato emanò un editto per vietare di scrivere il suo nome e riprodurre la sua effigie, ma lo disattese subito dopo, quando convocò la moglie del defunto, Domizia Longina, donna molto amata per il suo buon cuore, invitandola a chiedere quel che voleva. Questa chiese di seppellire il corpo del marito e di erigergli una statua: raccolti i brandelli del cadavere, li compose con cura e raccomandò agli scultori di rappresentare realisticamente lo scempio consumato dal popolo. La statua così realizzata fu collocata "sulla salita che porta al Campidoglio, a destra di chi ci va dal Foro".