Barbara D. Metcalf, Thomas R. Metcalf, Storia dell’India, Oscar Mondadori, 2004, 28 febbraio 2005
Rapimenti. L’adesione del Kashmir all’India anziché al Pakistan, nell’ottobre 1947, fu causa di disordini, durante i quali le donne, anziché essere massacrate negli attacchi ai villaggi, furono rapite (secondo le stime 40-50 mila i casi di rapimento, per lo più a danno di donne musulmane)
Rapimenti. L’adesione del Kashmir all’India anziché al Pakistan, nell’ottobre 1947, fu causa di disordini, durante i quali le donne, anziché essere massacrate negli attacchi ai villaggi, furono rapite (secondo le stime 40-50 mila i casi di rapimento, per lo più a danno di donne musulmane). Spesso vendute o abbandonate dopo essere state violentate, molte furono costrette a sposare i loro rapitori. Alla fine del 1947, ripristinato l’ordine, il governo pakistano e quello indiano si misero all’opera per identificare le donne e restituirle alla nazione a cui appartenevano "di diritto", stabilendo che le donne musulmane dovessero stare in Pakistan e quelle indù in India. Ma la logica del rimpatrio non era congeniale alle vittime dei rapimenti, in particolare a quelle che una volta ritornate furono ripudiate dai mariti e a quelle che s’erano rifatte una vita, con tanto di marito, casa e prole.