Renato Farina, "Vanity Fair" 3/3/2005, pagina 118., 3 marzo 2005
Massimo Caprara, per anni segretario particolare di Togliatti e fondatore del "manifesto", racconta che il Partito combinava i matrimoni dei massimi dirigenti
Massimo Caprara, per anni segretario particolare di Togliatti e fondatore del "manifesto", racconta che il Partito combinava i matrimoni dei massimi dirigenti. A lui quasi toccò d’esser «padre di Giuliano Ferrara». Una mattina degli anni Quaranta, infatti, fu convocato a Botteghe Oscure da un funzionario noto nell’ambiente col soprannome di "Mago": «Abbiamo pensato che è il momento di sposarti». Lui cercò di schermirsi: «Vi ringrazio ma posso pensarci da solo», l’altro continuò «Abbiamo già pensato con chi: per te il Partito ha già deciso. La tua compagna sarà Marcella De Francesco. Oppure sua sorella Giuliana. Puoi scegliere tu». Lei, che lavorava con Togliatti come addetta al telefono segreto e diretto con il Cremlino, «era una ragazza raffinata ed elegante, figlia dell’ultraconservatore avvocato De Francesco, dirigente del Partito Liberale». Alla fine Caprara, seppure lusingato «per la possibilità di scelta», sposò per amore una «figlia dell’aristocrazia papalina, di una guardia nobile del papa Pio XII». Togliatti ne fu contento: «Pensava di potere avere qualche indiscrezione sui cardinali che erano un suo tema di caccia preferito». Marcella De Francesco invece qualche anno dopo sposò Maurizio Ferrara, corrispondente dell’"Unità" da Mosca.