Luigi Sparti, Libero, 22/2/2005, 22 febbraio 2005
David Barker e i suoi colleghi dell’Università di Southampton hanno scoperto che i bimbi che superano i loro coetanei in altezza sono destinati a superarli anche in ricchezza
David Barker e i suoi colleghi dell’Università di Southampton hanno scoperto che i bimbi che superano i loro coetanei in altezza sono destinati a superarli anche in ricchezza. I ricercatori britannici hanno preso in esame dati relativi a 4630 bambini nati in Finlandia tra il 1934 e il 1944 (solo maschi perché all’epoca le donne conducevano uno vita casalinga e non rappresentavano un buon indice del legame tra altezza e successo economico). Risultato: i bimbi che a un anno dalla nascita superavano gli 80 centimetri, tendevano poi (raggiunta la mezza età) a guadagnare il 50 per cento in più dei loro coetanei alti 72 centimetri. Non solo: i ”giganti” hanno ottenuto in media risultati scolastici e accademici più soddisfacenti, mentre il 44 per ecnto dei coetanei più bassi ha svolto lavori di tipo manuale (per rendere le loro analisi il più possibile aderenti alla realtà, gli scienziati hanno anche preso in considerazione il livello socio-economico di partenza dei soggetti studiati). Barker ipotizza che una minore crescita in altezza sia legata a uno sviluppo cerebrale più lento: i bimbi che nel primo anno di vita crescono meno (magari per cause esterne come una cattiva alimentazione) tendono anche a sviluppare di meno le loro capacità mentali, indispensabili per successo economico e sociale.